In questo blog si parlerà inizialmente del quartiere Kalsa di Palermo, con il susseguirsi di svariate storie incentrare sul ruolo della marionetta nell'ambito storico, teatrale e sociale.
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A Torino il nome comune della marionetta cittadine è Gianduia. A metà dell'Ottocento nasce il gianduiotto, cioccolatino a forma di spicchio.
La marionetta è un oggetto storico, oltre ad avere una grane importanza storica bisogna anche far attenzione alle particolarità costruttive e artistiche che stanno dietro alla costruzione. Un museo della marionetta dovrebbe essere suddiviso in varie sezioni, come ad esempio: Luogo in cui è stato costruita; Tipologia di spettacoli a cui è destinata; Modalità di costruzione (in particolare tipologia di materiali utilizzati); Ambito storico a cui è riferita. Esiste già un museo delle marionette, a Palermo nel quartiere la Kalsa, il quale nel 2017 ha vinto il Premio Icom-Italia come "Miglior museo dell'anno". Link al sito del museo: https://www.museodellemarionette.it/il-museo/le-collezioni
Numero 1- A muovere la marionetta è un solo marionettista. Numero 4- Numero degli arti della marionetta (due braccia e due gambe) Numero 62- Numero presente nel francobollo Austriaco nella quale è raffigurata la marionetta
Le marionette in un ambito innovativo, in particolare in ambito tecnologico, può essere associata ai robot. Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove forme di intelligenze artificiali, tra cui i robot che sono sostanzialmente degli oggetti in grado di svolgere più o meno un lavoro indipendentemente, al posto dell'uomo. Alcuni robot giocattoli, invece, sono radiocomandati a distanza. Perciò possiamo associare i robot come "marionette del futuro", non più comandate manualmente ed in grado di prendere la forma di una persona in senso figurato, esattamente come facevano le marionette . Immagine presa dal sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Robot
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