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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

#12- I materiali della cosa

Le marionette, in genere, sono costituite da: Un corpo fatto in legno, generalmente il legno può essere di tre tipi: cirmolo, famoso per la sua leggerezza e morbidezza, è un legno molto pregiato e non particolarmente robusto; tiglio, il quale ha un tronco abbastanza robusto e molto compatto; noce, è un tipo di legno molto duro, compatto e molto resistente. Negli ultimi anni sono stati usati materiali anche meno costosi, come la plastica o altri tipi di legno meno pregiati. Gli occhi delle marionette possono essere di tre tipi: quelli di vetro, più precisamente semiglobi ovali di vetro; frammenti di lampadine usate; plastica. Inoltre, le marionette vengono dipinte con varie tecniche: ad olio; a tempera; Come ultima operazione si ha la finitura con uno strato di cera che fissa i colori riproducendo l'effetto della pelle umana. Infine, si hanno i capelli delle marionette, solitamente sono parrucche in capelli veri. 

#10- I proverbi della cosa

" Quando l’uomo agisce è una marionetta. Quando descrive è un poeta. Tutto il segreto sta in questo." (Oscar Wilde) "L’uomo è come una marionetta i cui fili sono appesi alle stelle." (Carlos Saavedra Weise) "Mia moglie ed io avevamo deciso di perfezionare il nostro matrimonio mettendo al mondo delle marionette." (Guido Ceronetti) "Ti perdonerò per questa volta, ma ricordati: se del perdono non sarai degno, per tutta la vita sarai di legno." (Fata Turchina-Pinocchio) Non avendo trovato veri e propri proverbi riguardanti le marionette, allego varie citazioni di autori celebri che utilizzano le marionette come metafora.  

#09-I nomi della cosa

Intanto l'etimologia della parola "marionetta" deriva dal francese "marionnette", la quale parola indicava un nome vezzeggiativo che si dava alla Vergine Maria. Si hanno svariate traduzioni nelle lingue mondiali, riporto qui le più importanti: Inglese : marionette, puppet; Spagnolo: marioneta, títere; Arabo:  دمية; Cinese: 木偶; Giapponese: 人形; Tedesco: puppe; Greco: μαριονέτα; Le traduzioni sono svariate, nella maggior parte dei paesi non si fa distinzione tra marionetta e burattino, i quali sono due oggetti diversi tra loro.

#08-La cosa

In tutta la Sicilia il teatro di figura è una famosa e popolare forma d'arte. Questa forma di teatro rappresenta anche la tradizione siciliana, rappresentando la ribellione dei poveri contro i ricchi. Negli ultimi anni, con l'avvento della rivoluzione digitale (tutt'ora in corso) il teatro delle marionette ha perso un po' del suo pubblico, causando anche la chiusura di molti teatri di marionette.  Nonostante ciò, il teatro delle marionette resta una forma d'arte molto sofisticata con una storia secolare alle spalle. Ho scelto questo oggetto in particolare modo per la storia e per ciò che rappresenta nell'evoluzione  storica e culturale siciliana; inoltre, in mio parere, questa forma d'arte rappresentava anche un potente mezzo di comunicazione e in contemporanea di divertimento.

#07- Un film

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Palermo, e in particolare il quartiere la Kalsa, è stata una delle location più utilizzate per le scene del film "Il Gattopardo", a cominciare dalla famosa piazza della Marina, Palazzo Valguarnera-Gangi (dove è stata girata la scena del ballo) per finire a piazza della Vittoria allo Spasimo e a piazza Sant'Euno.  Allegata una foto di Palazzo Valguarnera-Gangi.

#06- Nome del luogo

Il primo nome del quartiere è  Kalsa  che deriva dall'arabo  al Khalisa , che significa  la pura  o  l'eletta . Questo per separarla dalla città  vecchia  dove le mire secessionistiche sembravano farla da padrone. Il nome attuale è  Mandamento Tribunali  (anche se viene chiamata comunemente in città con il vecchio nome arabo). Il nome deriva dalla presenza al suo interno dell'ex tribunale dell' I nquisizione, palazzo storico comunemente noto con il nome Palazzo Chiaramonte-Steri. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunali_(Palermo)

#04 - Citazioni

"Lasciata la vettura al palazzo il Principe si diresse a piedi là dove era deciso di andare. La strada era breve, ma il quartiere malfamato. Soldati in completo equipaggiamento, cosicché si capiva subito che si erano allontanati furtivamente dai reparti bivaccanti delle piazze, uscivano con gli occhi smerigliati dalle casette basse sui cui gracili balconi una pianta di basilico spiegava la facilità con cui erano entrati. Giovinastri sinistri dai larghi calzoni litigavano nelle tonalità basse dei siciliani arrabbiati. Da lontano giungeva il rumore di schioppettate sfuggite a sentinelle nervose. Superata questa contrada la strada costeggiò la Cala: nel vecchio porto peschereccio le barche semiputride dondolavano, con l'aspetto desolato dei cani rognosi." Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo, Milano : Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1958, pp 18-19.

#03 - Un libro

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l Gattopardo è un romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che narra le trasformazioni avvenute nella vita e nella società in Sicilia durante il Risorgimento. Le scene di battaglia   fra l'esercito borbonico e le camicie rosse di Garibaldi  vennero girate nel quartiere centrale di Palermo, alla  Kalsa , luogo nella quale Tomasi scrisse il romanzo e dove si trovano i vari luoghi citati come la  Chiesa della  Catena , le  Mura delle Cattive.

#05 Il mito

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Un’antica leggenda narra che intorno all’anno 1100, durante il periodo della dominazione dei Mori   in Sicilia, nel quartiere Kalsa di Palermo,  viveva una bellissima fanciulla che passava le sue giornate a curare le piante del suo balcone. Un giorno, un ragazzo di nome Moro la vide e subito se ne innamorò; entrò di soppiatto dentro l'abitazione della ragazza confessandole il suo amore. La ragazza ricambiò l'amore del giovane, ma non molto tempo dopo scoprì che il suo amato l'avrebbe lasciata per ritornare in Oriente, dove lui stesso aveva creato una famiglia. La giovane donna, allora, in preda alla rabbia e al dispiacere, attese che il ragazzo si addormentò per ucciderlo e decapitarlo. La testa del Moro divenne un vaso dove la ragazza piantò del basilico e lo mise sul suo balcone, come un trofeo, in modo tale che l'uomo non potesse più scappare da lei. Gli abitanti del quartiere, invidiosi della pianta di basilico della fanciulla, si fecero costruire dei vasi a form

#02 - Le cose

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Il quartiere "Kalsa" offre uno spaccato di vita palermitana.  Si possono trovare, passeggiando lungo le vie del quartiere, uomini intenti a cucinare e a vendere i babbaluci, chioccioline marinate con olio, prezzemolo, aglio e pepe e servite in cartocci da "passeggio", questo è un tipico piatto da "street food" palermitano.      Altro importante simbolo del quartiere è il Ficus Macrophykka di Piazza Marina, considerato l'albero più grande d'Europa con un'altezza di più di trenta metri. L'albero è originario delle foreste pluviali, è un impotente albero che può raggiungere i 60 metri di altezza; viene anche denominato con l'appellativo di "albero stritolatole": una volta germogliato sui rami di un altro albero ben presto lo "stritola" con la sue radici portando inevitabilmente la morte dell'altro albero.   Un altro importante simbolo del quartiere sono le marionette. Il museo delle marionette v

#01 - Presentazione

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Tribunali  o  Kalsa  è la prima unità di primo livello di Palermo. È situata nel centro storico della città ed è uno dei quattro rioni storici (o mandamenti); fa parte della  I  Circoscrizione.  l primo nome del quartiere è  Kalsa  che deriva dall'arabo  al Khalisa , che significa  la pura  o  l'eletta . Questo per separarla dalla città  vecchia  dove le mire secessionistiche sembravano farla da padrone. Il nome attuale è  Mandamento Tribunali  (anche se viene chiamata comunemente in città con il vecchio nome arabo). Il nome deriva dalla presenza al suo interno dell'ex tribunale dell'Inquisizione, palazzo storico comunemente noto con il nome  P alazzo Chiaramonte-Steri. COORDINATE :  38°06'55.9"N 13°22'12.9"E